Introduzione: Il benzene ad alte dosi è leucemogeno per l’uomo. Bassi livelli di benzene sono diffusamente presenti nell’ambiente ed è stato documentato come possano indurre stress ossidativo. Ad oggi non sono ancora disponibili affidabili marker che permettano di individuare potenziali alterazioni biologiche a basse dosi di esposizione. Obiettivo: Stabilire se il benzene a basse dosi sia associato con un aumento nel numero di copie di DNA mitocondriale che rappresenta una risposta al danno provocato dallo stress ossidativo sul DNA mitocondriale.Metodi: In uno studio multicentrico trasversale (Cagliari, Genova, Milano) abbiamo ottenuto una misura del numero di copie di DNA mitocondriale tramite real-time PCR in 341 lavoratori appartenenti a diverse categorie professionali con bassi livelli di esposizione a benzene (oltre 100 volte inferiori agli standard stabiliti dalla Occupational Safety and Health Administration e dall’Unione Europea) e in 178 soggetti non esposti professionalmente.Risultati: In ogni città i lavoratori esposti a benzene hanno mostrato un numero di copie di DNA mitocondriale più alto dei soggetti di riferimento; il valore medio (in unità relative) di numero di copie di DNA mitocondriale è risultato uguale a: 0,90 negli autisti di autobus urbani e 0,75 nei soggetti di riferimento (p = 0,019) a Genova; 0,90 nei benzinai, 1,10 nei vigili urbani e 0,75 nei soggetti di riferimento (p-trend = 0,008) a Milano; 1,63 nei lavoratori di un impianto petrolchimico, 1,25 nei soggetti di riferimento residenti vicino all’impianto e 0,90 nei soggetti residenti in una zona distante oltre 20 km dall’impianto (p-trend = 0,046) a Cagliari. Utilizzando modelli di regressione lineare aggiustati per i principali confondenti di interesse, un incremento corrispondente al range interquartile dell’esposizione individuale a benzene è risultato associato ad un aumento percentuale del numero di copie di DNA mitocondriale pari a: 10,5% a Genova (p = 0,014), 8,2% a Milano (p = 0,008), 7,5% a Cagliari (p = 0,22) e 10,3% considerando l’intera popolazione allo studio e inserendo la città come variabile di aggiustamento nel modello (p < 0,001). Conclusioni: Soggetti esposti a basse dosi di benzene hanno mostrato un incremento nel numero di copie di DNA mitocondriale, espressione di un danno mitocondriale da stress ossidativo, possibile passaggio intermedio nella serie di eventi che legano l’esposizione a benzene alla risposta neoplastica

Incremento nel numero di copie di dna mitocondriale in professioni associate a basse dosi di esposizione a benzene

COCCO, PIER LUIGI;SATTA, GIANNINA;
2012-01-01

Abstract

Introduzione: Il benzene ad alte dosi è leucemogeno per l’uomo. Bassi livelli di benzene sono diffusamente presenti nell’ambiente ed è stato documentato come possano indurre stress ossidativo. Ad oggi non sono ancora disponibili affidabili marker che permettano di individuare potenziali alterazioni biologiche a basse dosi di esposizione. Obiettivo: Stabilire se il benzene a basse dosi sia associato con un aumento nel numero di copie di DNA mitocondriale che rappresenta una risposta al danno provocato dallo stress ossidativo sul DNA mitocondriale.Metodi: In uno studio multicentrico trasversale (Cagliari, Genova, Milano) abbiamo ottenuto una misura del numero di copie di DNA mitocondriale tramite real-time PCR in 341 lavoratori appartenenti a diverse categorie professionali con bassi livelli di esposizione a benzene (oltre 100 volte inferiori agli standard stabiliti dalla Occupational Safety and Health Administration e dall’Unione Europea) e in 178 soggetti non esposti professionalmente.Risultati: In ogni città i lavoratori esposti a benzene hanno mostrato un numero di copie di DNA mitocondriale più alto dei soggetti di riferimento; il valore medio (in unità relative) di numero di copie di DNA mitocondriale è risultato uguale a: 0,90 negli autisti di autobus urbani e 0,75 nei soggetti di riferimento (p = 0,019) a Genova; 0,90 nei benzinai, 1,10 nei vigili urbani e 0,75 nei soggetti di riferimento (p-trend = 0,008) a Milano; 1,63 nei lavoratori di un impianto petrolchimico, 1,25 nei soggetti di riferimento residenti vicino all’impianto e 0,90 nei soggetti residenti in una zona distante oltre 20 km dall’impianto (p-trend = 0,046) a Cagliari. Utilizzando modelli di regressione lineare aggiustati per i principali confondenti di interesse, un incremento corrispondente al range interquartile dell’esposizione individuale a benzene è risultato associato ad un aumento percentuale del numero di copie di DNA mitocondriale pari a: 10,5% a Genova (p = 0,014), 8,2% a Milano (p = 0,008), 7,5% a Cagliari (p = 0,22) e 10,3% considerando l’intera popolazione allo studio e inserendo la città come variabile di aggiustamento nel modello (p < 0,001). Conclusioni: Soggetti esposti a basse dosi di benzene hanno mostrato un incremento nel numero di copie di DNA mitocondriale, espressione di un danno mitocondriale da stress ossidativo, possibile passaggio intermedio nella serie di eventi che legano l’esposizione a benzene alla risposta neoplastica
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