Nel riempimento detritico di un inghiottitoio ubicato sotto Monte Castello (Croara) sono state rinvenute ossa fossili di Mammiferi (tra cui bisonte, marmotta, ermellino, capriolo e un colossale cervo, il Megacero) e pollini dell’ultimo Periodo Glaciale; il che testimonia che questi sedimenti detritici hanno un’età di 15.000 - 20.000 anni (vedi Finestra “L’inghiottitoio inattivo della ex Cava a Filo”, in questo volume). Tale età è confermata da datazioni al radiocarbonio. Alla base del riempimento detritico si trova un crostone alabastrino databile a circa 25.000 anni (Pasini, 1970). Ovviamente l’escavazione di tale inghiottitoio è più antica della deposizione del suo riempimento (il più antico datato nel Bolognese); da cui si desume che le grotte bolognesi si sono formate più di 25.000 anni fa . Fino ai primi anni novanta si riteneva che le grotte dell’Emilia-Romagna si fossero formate durante un unico ciclo carsico, sviluppatosi nelle ultime decine di migliaia di anni. Ma successivamente, in una cava di gesso vicino a Brisighella (Cava Monticino, Vena del Gesso Romagnola, circa 45 km a SE di Bologna), sono state osservate piccole cavità carsiche riempite da sedimenti contenenti vertebrati terrestri fossili (tra cui mastodonti, scimmie, rinoceronti, antilopi, iene, varani e coccodrilli) che vivevano lì durante le fasi finali del Messiniano. Da ciò si desume che localmente si è verificata un’emersione alla fine del Messiniano (da 5,6 a 5,4 milioni di anni fa: Sami 2007), durante la quale sono state escavate le cavità carsiche suddette: infatti i fenomeni carsici (doline, grotte ecc.) non si possono sviluppare in una certa zona se essa è interamente sommersa dal mare, ma solo se la zona è emersa. Quindi questo antico ciclo carsico ha un’età di circa 5,6 - 5,4 milioni di anni. Questi ed altri dati inducono alla seguente ricostruzione degli eventi geologici per la zona di Brisighella: - tra 5,96 e 5,6 milioni di anni fa ingenti volumi di gesso si depositarono sul fondo di lagune soprasalate, formando strati suborizzontali; - tra 5,6 e 5,4 milioni di anni fa si verificò una prima emersione dei gessi, i cui strati divennero moderatamente inclinati; l’area venne popolata da faune terrestri tardo-messiniane; questa emersione consentì lo sviluppo di un primo ciclo carsico, che originò le piccole cavità suddette; - tra 5,4 e 5,3 milioni di anni fa l’area venne occupata da paludi e lagune; - tra 5,3 e 0,8 milioni di anni fa l’area fu nuovamente sommersa da un mare mediamente abbastanza profondo; - negli ultimi 0,8 milioni di anni il sollevamento appenninico causò la definitiva emersione dell’area, una più elevata inclinazione degli strati gessosi, e consentì lo sviluppo di un secondo ciclo carsico, molto più accentuato del primo. Quindi nei gessi di Brisighella si sono avuti due cicli carsici: uno tardo-messiniano (circa 5,6 - 5,4 milioni di anni fa), ed uno posteriore a 800.000 anni fa. Fino a poco tempo fa il primo ciclo carsico era noto solo nel Brisighellese. Prima di proseguire è opportuno ricordare che i sedimenti deposti dalle correnti sotterranee, come pure quelli deposti dalle acque marine e lagunari, sono di regola suborizzontali. Tra il 2008 ed il 2012 è stata studiata una galleria carsica freatica - la “Galleria dei Quattro” -, intercettata casualmente da una cava di gesso presso Zola Predosa (circa 10 km ad Ovest di Bologna), in cui gli strati gessosi sono inclinati verso NE di 45°-50°. La “Galleria dei Quattro”, precedentemente sconosciuta, ha un diametro di 4-5 m ed è completamente occlusa da sedimenti stratificati. Questi sedimenti - consistenti in argille, talora litificate (cioè trasformate in roccia compatta), sabbie a costituenti gessosi e blocchi di varie rocce - sono stati depositati da grossi torrenti sotterranei. I sedimenti contengono Foraminiferi e Nannofossili (entrambi microorganismi marini) di età serravalliana (da 13,82 a 11,608 milioni di anni fa); questi microfossili sono stati “rimaneg...

Fenomeni carsici tardo-Messiniani / Dalmonte C.; De Waele J.; Fornaciari E.; Pasini G.; Vaiani S.C.; Correale C.; Fabbri F.. - STAMPA. - (2012), pp. 218-219.

Fenomeni carsici tardo-Messiniani

DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;VAIANI, STEFANO CLAUDIO;
2012

Abstract

Nel riempimento detritico di un inghiottitoio ubicato sotto Monte Castello (Croara) sono state rinvenute ossa fossili di Mammiferi (tra cui bisonte, marmotta, ermellino, capriolo e un colossale cervo, il Megacero) e pollini dell’ultimo Periodo Glaciale; il che testimonia che questi sedimenti detritici hanno un’età di 15.000 - 20.000 anni (vedi Finestra “L’inghiottitoio inattivo della ex Cava a Filo”, in questo volume). Tale età è confermata da datazioni al radiocarbonio. Alla base del riempimento detritico si trova un crostone alabastrino databile a circa 25.000 anni (Pasini, 1970). Ovviamente l’escavazione di tale inghiottitoio è più antica della deposizione del suo riempimento (il più antico datato nel Bolognese); da cui si desume che le grotte bolognesi si sono formate più di 25.000 anni fa . Fino ai primi anni novanta si riteneva che le grotte dell’Emilia-Romagna si fossero formate durante un unico ciclo carsico, sviluppatosi nelle ultime decine di migliaia di anni. Ma successivamente, in una cava di gesso vicino a Brisighella (Cava Monticino, Vena del Gesso Romagnola, circa 45 km a SE di Bologna), sono state osservate piccole cavità carsiche riempite da sedimenti contenenti vertebrati terrestri fossili (tra cui mastodonti, scimmie, rinoceronti, antilopi, iene, varani e coccodrilli) che vivevano lì durante le fasi finali del Messiniano. Da ciò si desume che localmente si è verificata un’emersione alla fine del Messiniano (da 5,6 a 5,4 milioni di anni fa: Sami 2007), durante la quale sono state escavate le cavità carsiche suddette: infatti i fenomeni carsici (doline, grotte ecc.) non si possono sviluppare in una certa zona se essa è interamente sommersa dal mare, ma solo se la zona è emersa. Quindi questo antico ciclo carsico ha un’età di circa 5,6 - 5,4 milioni di anni. Questi ed altri dati inducono alla seguente ricostruzione degli eventi geologici per la zona di Brisighella: - tra 5,96 e 5,6 milioni di anni fa ingenti volumi di gesso si depositarono sul fondo di lagune soprasalate, formando strati suborizzontali; - tra 5,6 e 5,4 milioni di anni fa si verificò una prima emersione dei gessi, i cui strati divennero moderatamente inclinati; l’area venne popolata da faune terrestri tardo-messiniane; questa emersione consentì lo sviluppo di un primo ciclo carsico, che originò le piccole cavità suddette; - tra 5,4 e 5,3 milioni di anni fa l’area venne occupata da paludi e lagune; - tra 5,3 e 0,8 milioni di anni fa l’area fu nuovamente sommersa da un mare mediamente abbastanza profondo; - negli ultimi 0,8 milioni di anni il sollevamento appenninico causò la definitiva emersione dell’area, una più elevata inclinazione degli strati gessosi, e consentì lo sviluppo di un secondo ciclo carsico, molto più accentuato del primo. Quindi nei gessi di Brisighella si sono avuti due cicli carsici: uno tardo-messiniano (circa 5,6 - 5,4 milioni di anni fa), ed uno posteriore a 800.000 anni fa. Fino a poco tempo fa il primo ciclo carsico era noto solo nel Brisighellese. Prima di proseguire è opportuno ricordare che i sedimenti deposti dalle correnti sotterranee, come pure quelli deposti dalle acque marine e lagunari, sono di regola suborizzontali. Tra il 2008 ed il 2012 è stata studiata una galleria carsica freatica - la “Galleria dei Quattro” -, intercettata casualmente da una cava di gesso presso Zola Predosa (circa 10 km ad Ovest di Bologna), in cui gli strati gessosi sono inclinati verso NE di 45°-50°. La “Galleria dei Quattro”, precedentemente sconosciuta, ha un diametro di 4-5 m ed è completamente occlusa da sedimenti stratificati. Questi sedimenti - consistenti in argille, talora litificate (cioè trasformate in roccia compatta), sabbie a costituenti gessosi e blocchi di varie rocce - sono stati depositati da grossi torrenti sotterranei. I sedimenti contengono Foraminiferi e Nannofossili (entrambi microorganismi marini) di età serravalliana (da 13,82 a 11,608 milioni di anni fa); questi microfossili sono stati “rimaneg...
2012
Le Grotte Bolognesi
218
219
Fenomeni carsici tardo-Messiniani / Dalmonte C.; De Waele J.; Fornaciari E.; Pasini G.; Vaiani S.C.; Correale C.; Fabbri F.. - STAMPA. - (2012), pp. 218-219.
Dalmonte C.; De Waele J.; Fornaciari E.; Pasini G.; Vaiani S.C.; Correale C.; Fabbri F.
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