Il punto di vista secondo il quale si definisce una porzione di territorio flegreo come ‘paesaggio rifiutato’ fa riferimento all’idea che l’identità di un paesaggio può essere letta come manifestazione della cultura di un popolo, come luogo di sedimentazione di architetture, di tracciati, di attività che nel tempo ne hanno svelato, interpretato, trasformato la forma. In un territorio, quello di area vasta, segnato fino alla prima metà del XX secolo dal disegno del paesaggio agrario, dai piccoli nuclei urbani lungo le principali strade di collegamento (Mugnano, Qualiano, Giugliano), dai piccoli centri storici (Aversa, S. Maria Capua Vetere) e dai grandi segni territoriali come gli assi della Reggia di Caserta, risultano attualmente contrapporsi due tipi di paesaggio: uno organizzato e uno dis-organizzato, proprio del terzo paesaggio che si definisce tra ‘residui’e ‘riserve’. La frammentazione è proprio il risultato della sovrapposizione di sistemi che singolarmente si configurano come potenziali elementi di struttura, ma che letti simultaneamente determinano contrasti, contraddizioni, formazione di spazi residuali ecc. Il progetto di paesaggio va inteso con sovrapposizione/accostamento di cose diverse il cui ridisegno sia in grado di ridare struttura, di ri-strutturare. L’individuazione dei nuovi elementi potenzialmente strutturanti, una volta ‘consumata’ la frammentazione, diventa operazione prioritaria per trasformare un segno che ha prodotto rifiuto in segno che ridisegna il paesaggio, un paesaggio in cui la condizione di frammentazione è, forse, ormai parte integrante della sua struttura, una struttura non più omogenea come quella della antica piana paludosa o ancor più di quella bonificata, ma una struttura gerarchizzata. Da qui deriva l’individuazione di frammenti progettuali riguardanti il sistema infrastrutturale (stradale, ferroviario, idrografico), il sistema insediativo residenziale, il sistema degli spazi aperti. Il luogo del progetto è tutto compreso tra questi sistemi.

Temi progettuali per il recupero di “paesaggi rifiutati”: il caso del paesaggio flegreo / D'Agostino, Angela. - ELETTRONICO. - (2010), pp. 466-477.

Temi progettuali per il recupero di “paesaggi rifiutati”: il caso del paesaggio flegreo

D'AGOSTINO, ANGELA
2010

Abstract

Il punto di vista secondo il quale si definisce una porzione di territorio flegreo come ‘paesaggio rifiutato’ fa riferimento all’idea che l’identità di un paesaggio può essere letta come manifestazione della cultura di un popolo, come luogo di sedimentazione di architetture, di tracciati, di attività che nel tempo ne hanno svelato, interpretato, trasformato la forma. In un territorio, quello di area vasta, segnato fino alla prima metà del XX secolo dal disegno del paesaggio agrario, dai piccoli nuclei urbani lungo le principali strade di collegamento (Mugnano, Qualiano, Giugliano), dai piccoli centri storici (Aversa, S. Maria Capua Vetere) e dai grandi segni territoriali come gli assi della Reggia di Caserta, risultano attualmente contrapporsi due tipi di paesaggio: uno organizzato e uno dis-organizzato, proprio del terzo paesaggio che si definisce tra ‘residui’e ‘riserve’. La frammentazione è proprio il risultato della sovrapposizione di sistemi che singolarmente si configurano come potenziali elementi di struttura, ma che letti simultaneamente determinano contrasti, contraddizioni, formazione di spazi residuali ecc. Il progetto di paesaggio va inteso con sovrapposizione/accostamento di cose diverse il cui ridisegno sia in grado di ridare struttura, di ri-strutturare. L’individuazione dei nuovi elementi potenzialmente strutturanti, una volta ‘consumata’ la frammentazione, diventa operazione prioritaria per trasformare un segno che ha prodotto rifiuto in segno che ridisegna il paesaggio, un paesaggio in cui la condizione di frammentazione è, forse, ormai parte integrante della sua struttura, una struttura non più omogenea come quella della antica piana paludosa o ancor più di quella bonificata, ma una struttura gerarchizzata. Da qui deriva l’individuazione di frammenti progettuali riguardanti il sistema infrastrutturale (stradale, ferroviario, idrografico), il sistema insediativo residenziale, il sistema degli spazi aperti. Il luogo del progetto è tutto compreso tra questi sistemi.
2010
9788884971630
Temi progettuali per il recupero di “paesaggi rifiutati”: il caso del paesaggio flegreo / D'Agostino, Angela. - ELETTRONICO. - (2010), pp. 466-477.
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