Attraverso il cosiddetto “arredo urbano” si possono riassumere alcuni dei principali processi d’innovazione in atto nel design contemporaneo. In primo luogo l’integrazione di più funzioni. Panchine, pensiline per l’attesa alle fermate degli autobus, lampioni stradali, si stanno trasformando in piattaforme tecnologiche in cui si concentrano una serie di funzioni, prima frazionate in altrettante componenti singole. Una ulteriore peculiarità dell’arredo urbano è data dalla sua capacità di promuovere nuovi stili di vita che contribuiscono, attraverso il vissuto personale, al processo di transizione verso la sostenibilità urbana. L’insieme di queste incoraggianti prospettive porta, però, a uno dei più dirompenti gap tra la dimensione di un’esperienza quotidiana per cui le città, soprattutto quelle italiane, appaiono sempre più strangolate da problemi di mobilità, inquinamento, con il contorno di un affollamento di attrezzature urbane affastellate e inefficaci, e un futuro, finalmente raggiungibile, in cui queste problematiche troveranno una via d’uscita. Centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, rastrelliere per bici integrate a sedute pubbliche, postazioni di microproduzione di energia solare, isole di verde urbano, paline di ricarica di energia elettrica: l’arredo urbano sembra aver deviato da quelle funzioni iniziali, come il sedersi, attendere, illuminare per assumere una serie di connotazioni eterogenee che pur nella varietà degli interventi, vanno tutte nella direzione di quella che, gergalmente, si definisce come la Smart City, la città intelligente del futuro.

L’arredo urbano come strumento d’innovazione tecnologica e sociale / Street Furniture as a Tool for Technological and Social Innovation / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°165 anno XXX 2019 luglio / agosto(2019), pp. VI-VII.

L’arredo urbano come strumento d’innovazione tecnologica e sociale / Street Furniture as a Tool for Technological and Social Innovation

Alfonso Morone
2019

Abstract

Attraverso il cosiddetto “arredo urbano” si possono riassumere alcuni dei principali processi d’innovazione in atto nel design contemporaneo. In primo luogo l’integrazione di più funzioni. Panchine, pensiline per l’attesa alle fermate degli autobus, lampioni stradali, si stanno trasformando in piattaforme tecnologiche in cui si concentrano una serie di funzioni, prima frazionate in altrettante componenti singole. Una ulteriore peculiarità dell’arredo urbano è data dalla sua capacità di promuovere nuovi stili di vita che contribuiscono, attraverso il vissuto personale, al processo di transizione verso la sostenibilità urbana. L’insieme di queste incoraggianti prospettive porta, però, a uno dei più dirompenti gap tra la dimensione di un’esperienza quotidiana per cui le città, soprattutto quelle italiane, appaiono sempre più strangolate da problemi di mobilità, inquinamento, con il contorno di un affollamento di attrezzature urbane affastellate e inefficaci, e un futuro, finalmente raggiungibile, in cui queste problematiche troveranno una via d’uscita. Centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, rastrelliere per bici integrate a sedute pubbliche, postazioni di microproduzione di energia solare, isole di verde urbano, paline di ricarica di energia elettrica: l’arredo urbano sembra aver deviato da quelle funzioni iniziali, come il sedersi, attendere, illuminare per assumere una serie di connotazioni eterogenee che pur nella varietà degli interventi, vanno tutte nella direzione di quella che, gergalmente, si definisce come la Smart City, la città intelligente del futuro.
2019
L’arredo urbano come strumento d’innovazione tecnologica e sociale / Street Furniture as a Tool for Technological and Social Innovation / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°165 anno XXX 2019 luglio / agosto(2019), pp. VI-VII.
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