The Latium volcanic domain northern to the Tiber River hosts a wide aquifer of regional interest supported by a powerful sequence of deposits belonging to units of allochthonous facies “toscana” and “tolfetana”. The tectonic discontinuities associated with the complex structural setting of the perithyrrenic area allows the ascent of endogenous thermomineral fluids from the geothermal aquifer hosted by carbonate sequences which are confined by allochthonous units themselves. In the phase of ascent the endogenous gases interact with the groundwater in relation to the equilibrium phase imposed by conditions of temperature and pressure. This causes the surface, in correspondence of the main tectonic discontinuities, you have gaseous manifestations more or less consistent, associated or not to mineralized springs. This note reports the results of an interdisciplinary research aimed at defining how the geometric characteristics of the aquifer of volcanic rocks, the structural setting and the consistency of the convoys may influence the gaseous chemical and physical characteristics of aquifers and springs. The research was conducted on a regional scale in relation to the Vulsini and Cimini Volcanic Districts and at a detailed scale relatively to the most famous areas of thermal waters and / or effusion of CO2 occurrence. It is based on a consistent field hydrogeological and physical-chemical data collecting. Moreover, a quantitative determination of the gas emissions in terms of tons-days per unit of surface area has been carried out. To better define the hydrogeological and geothermal setting of the study area, many hydrogeological cross sections have been produced. Several thematic maps showing the distribution of groundwater conductivity, pH, temperature values and CO2 emission rates allow to assess the influence of the basal aquifer drainage on each single parameter.

Il dominio vulcanico laziale a nord del Fiume Tevere ospita una estesa falda di interesse regionale sostenuta da una potente sequenza di depositi appartenenti alle unità alloctone di facies toscana e tolfetana. Le discontinuità tettoniche connesse con il complesso assetto strutturale dell’area peritirrenica consente la risalita di fluidi endogeni di natura termominerale provenienti dagli acquiferi geotermici ospitati dalle sequenze carbonatiche confinate dalle unità alloctone stesse. Nella fase di risalita i gas endogeni interagiscono con le falde in relazione agli equilibri di fase imposti dalle condizioni di temperatura e pressione. Ciò fa sì che in superficie, in corrispondenza delle principali discontinuità tettoniche, si abbiano manifestazioni gassose più o meno consistenti, associate o meno a sorgenti d’acqua mineralizzata. Questa nota riporta i risultati di una ricerca interdisciplinare mirata a definire come le caratteristiche geometriche della falda delle vulcaniti, l’assetto strutturale e la consistenza dei convogli gassosi possano influenzare le caratteristiche chimico fisiche delle falde e quindi delle sorgenti. La ricerca è stata condotta a scala regionale relativamente ai distretti vulcanici vulsini e cimini e a scala di dettaglio relativamente alle più note aree di manifestazione di acque termali e/o di effusione di gas CO2. Essa si basa su consistenti campagne di rilevamento idrogeologico e chimico-fisico. A queste rilevazioni si è aggiunta quella della determinazione quantitativa delle emissioni gassose in termini di tonnellate-giorno per unità di superficie. Per meglio definire lo schema idrogeologico e geotermico dell’area di studio, sono stati prodotti dagli autori numerosi profili idrogeologici. Numerose carte tematiche, relative alla distribuzione dei valori di conducibilità, pH, temperatura delle acque sotterranee ed entità dell’emissione di CO2 consentono di valutare l’influenza del drenaggio sotterraneo della falda basale sullo specifico parametro.

Capelli, G., DI SALVO, C., Proietti, R., Mazza, R., Barberi, F., Carapezza, M.L. (2009). Interazione tra Fluidi endogeni ed acquifero regionale del Fiume Marta e del Torrente Vezza (Monti Vulsini e Monti Cimini, Lazio settentrionale). ACQUE SOTTERRANEE, 117(settembre 2009), 9-25.

Interazione tra Fluidi endogeni ed acquifero regionale del Fiume Marta e del Torrente Vezza (Monti Vulsini e Monti Cimini, Lazio settentrionale)

CAPELLI, Giuseppe;
2009-01-01

Abstract

The Latium volcanic domain northern to the Tiber River hosts a wide aquifer of regional interest supported by a powerful sequence of deposits belonging to units of allochthonous facies “toscana” and “tolfetana”. The tectonic discontinuities associated with the complex structural setting of the perithyrrenic area allows the ascent of endogenous thermomineral fluids from the geothermal aquifer hosted by carbonate sequences which are confined by allochthonous units themselves. In the phase of ascent the endogenous gases interact with the groundwater in relation to the equilibrium phase imposed by conditions of temperature and pressure. This causes the surface, in correspondence of the main tectonic discontinuities, you have gaseous manifestations more or less consistent, associated or not to mineralized springs. This note reports the results of an interdisciplinary research aimed at defining how the geometric characteristics of the aquifer of volcanic rocks, the structural setting and the consistency of the convoys may influence the gaseous chemical and physical characteristics of aquifers and springs. The research was conducted on a regional scale in relation to the Vulsini and Cimini Volcanic Districts and at a detailed scale relatively to the most famous areas of thermal waters and / or effusion of CO2 occurrence. It is based on a consistent field hydrogeological and physical-chemical data collecting. Moreover, a quantitative determination of the gas emissions in terms of tons-days per unit of surface area has been carried out. To better define the hydrogeological and geothermal setting of the study area, many hydrogeological cross sections have been produced. Several thematic maps showing the distribution of groundwater conductivity, pH, temperature values and CO2 emission rates allow to assess the influence of the basal aquifer drainage on each single parameter.
2009
Il dominio vulcanico laziale a nord del Fiume Tevere ospita una estesa falda di interesse regionale sostenuta da una potente sequenza di depositi appartenenti alle unità alloctone di facies toscana e tolfetana. Le discontinuità tettoniche connesse con il complesso assetto strutturale dell’area peritirrenica consente la risalita di fluidi endogeni di natura termominerale provenienti dagli acquiferi geotermici ospitati dalle sequenze carbonatiche confinate dalle unità alloctone stesse. Nella fase di risalita i gas endogeni interagiscono con le falde in relazione agli equilibri di fase imposti dalle condizioni di temperatura e pressione. Ciò fa sì che in superficie, in corrispondenza delle principali discontinuità tettoniche, si abbiano manifestazioni gassose più o meno consistenti, associate o meno a sorgenti d’acqua mineralizzata. Questa nota riporta i risultati di una ricerca interdisciplinare mirata a definire come le caratteristiche geometriche della falda delle vulcaniti, l’assetto strutturale e la consistenza dei convogli gassosi possano influenzare le caratteristiche chimico fisiche delle falde e quindi delle sorgenti. La ricerca è stata condotta a scala regionale relativamente ai distretti vulcanici vulsini e cimini e a scala di dettaglio relativamente alle più note aree di manifestazione di acque termali e/o di effusione di gas CO2. Essa si basa su consistenti campagne di rilevamento idrogeologico e chimico-fisico. A queste rilevazioni si è aggiunta quella della determinazione quantitativa delle emissioni gassose in termini di tonnellate-giorno per unità di superficie. Per meglio definire lo schema idrogeologico e geotermico dell’area di studio, sono stati prodotti dagli autori numerosi profili idrogeologici. Numerose carte tematiche, relative alla distribuzione dei valori di conducibilità, pH, temperatura delle acque sotterranee ed entità dell’emissione di CO2 consentono di valutare l’influenza del drenaggio sotterraneo della falda basale sullo specifico parametro.
Capelli, G., DI SALVO, C., Proietti, R., Mazza, R., Barberi, F., Carapezza, M.L. (2009). Interazione tra Fluidi endogeni ed acquifero regionale del Fiume Marta e del Torrente Vezza (Monti Vulsini e Monti Cimini, Lazio settentrionale). ACQUE SOTTERRANEE, 117(settembre 2009), 9-25.
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