The study of transitory constitutional law represents a key point of reference to understand the developing trends of a legal system over time. In the view of transitory law, in fact, the Italian constitutional experience outlines some of the main characteristics of its own nature and changing attitude. Once clarified the concept of transitory constitutional law within a theoretical background that gradually defined a separation between intertemporal law and transitory law, this book runs through the events related to the implementation of transitory provisions set out by the Italian Constitution, which still represent the widest body of Italian transitory constitutional law. Furthermore, the book gives an overview on the subsequent constitutional legislation of transitory law, that finds in the field of regionalism reform the main sphere of action, in order to conduct an assessment on the whole transitory experience of constitutional legislation. More broadly, such assessment has shown a low quality in transitory constitutional regulations as well as a passive and superficial approach by the constitutional legislator. Moreover, the research brings to the contribution given by constitutional case law as an authentic source of transitory constitutional law. Such contribution, among limits and doubts, provides to the Constitutional Court the exercise of a highly problematic substitution, which is particularly intense with respect to the operation of the “More favourable treatment clause” of article 10, Constitutional law No. 3 of 18 October 2001. On such grounds, the book finally analyses the transitory provisions established by the constitutional revision regarding the second part of the Constitution, recently approved by an absolute majority of the members of each House in the second voting and so published in the Official Gazette No. 88 of 15 April 2016. Those provisions confirm, in this particular respect, the previous experience, so disregarding the expectations for the enhancement of transitory law as a primary constitutional polity instrument.

L’indagine sul diritto costituzionale transitorio rappresenta un riferimento essenziale per comprendere la realtà di un ordinamento nella sua evoluzione nel tempo. L’esperienza costituzionale italiana definisce in effetti, nella prospettiva del diritto transitorio, alcuni tratti fondamentali della propria natura ed attitudine al mutamento. Precisata la nozione di diritto costituzionale transitorio nel solco di una elaborazione teorica che ha progressivamente consolidato la distinzione tra diritto intertemporale e diritto transitorio, il volume ripercorre le vicende connesse all’attuazione delle disposizioni transitorie contenute nella costituzione repubblicana, che tuttora rappresentano il più ampio apparato di diritto costituzionale transitorio italiano, nonché dà conto della successiva legislazione costituzionale di diritto transitorio, la quale registra nella riforma del regionalismo l’ambito privilegiato d’intervento. E ciò al fine di una valutazione sull’esperienza transitoria di diritto positivo da cui emerge, più in generale, una qualità carente della normativa di diritto costituzionale transitorio ed un radicato atteggiamento d’inerzia ed approssimazione da parte del legislatore costituzionale. L’indagine conduce poi al contributo offerto dalla giurisprudenza costituzionale come fonte autentica di diritto costituzionale transitorio. Tale contributo, tra limiti e perplessità, vede difatti la Corte costituzionale esercitare una funzione di supplenza decisamente problematica, che si esprime con particolare intensità in relazione alla operatività della “clausola di maggior favore” di cui all’articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Infine, su tali basi il volume esamina la disciplina transitoria contenuta nel disegno di legge costituzionale recante «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione», di recente approvato dal Parlamento in seconda deliberazione con la maggioranza assoluta e dunque pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016, la quale disciplina risulta confermare in proposito l’esperienza pregressa disattendendo, anche in questa occasione, l’apertura di una prospettiva di valorizzazione del diritto transitorio come strumento essenziale di politica costituzionale.

Scarlatti, P. (2016). Diritto costituzionale transitorio. Napoli : Editoriale Scientifica srl.

Diritto costituzionale transitorio

Paolo Scarlatti
2016-01-01

Abstract

The study of transitory constitutional law represents a key point of reference to understand the developing trends of a legal system over time. In the view of transitory law, in fact, the Italian constitutional experience outlines some of the main characteristics of its own nature and changing attitude. Once clarified the concept of transitory constitutional law within a theoretical background that gradually defined a separation between intertemporal law and transitory law, this book runs through the events related to the implementation of transitory provisions set out by the Italian Constitution, which still represent the widest body of Italian transitory constitutional law. Furthermore, the book gives an overview on the subsequent constitutional legislation of transitory law, that finds in the field of regionalism reform the main sphere of action, in order to conduct an assessment on the whole transitory experience of constitutional legislation. More broadly, such assessment has shown a low quality in transitory constitutional regulations as well as a passive and superficial approach by the constitutional legislator. Moreover, the research brings to the contribution given by constitutional case law as an authentic source of transitory constitutional law. Such contribution, among limits and doubts, provides to the Constitutional Court the exercise of a highly problematic substitution, which is particularly intense with respect to the operation of the “More favourable treatment clause” of article 10, Constitutional law No. 3 of 18 October 2001. On such grounds, the book finally analyses the transitory provisions established by the constitutional revision regarding the second part of the Constitution, recently approved by an absolute majority of the members of each House in the second voting and so published in the Official Gazette No. 88 of 15 April 2016. Those provisions confirm, in this particular respect, the previous experience, so disregarding the expectations for the enhancement of transitory law as a primary constitutional polity instrument.
2016
978-88-6342-914-5
L’indagine sul diritto costituzionale transitorio rappresenta un riferimento essenziale per comprendere la realtà di un ordinamento nella sua evoluzione nel tempo. L’esperienza costituzionale italiana definisce in effetti, nella prospettiva del diritto transitorio, alcuni tratti fondamentali della propria natura ed attitudine al mutamento. Precisata la nozione di diritto costituzionale transitorio nel solco di una elaborazione teorica che ha progressivamente consolidato la distinzione tra diritto intertemporale e diritto transitorio, il volume ripercorre le vicende connesse all’attuazione delle disposizioni transitorie contenute nella costituzione repubblicana, che tuttora rappresentano il più ampio apparato di diritto costituzionale transitorio italiano, nonché dà conto della successiva legislazione costituzionale di diritto transitorio, la quale registra nella riforma del regionalismo l’ambito privilegiato d’intervento. E ciò al fine di una valutazione sull’esperienza transitoria di diritto positivo da cui emerge, più in generale, una qualità carente della normativa di diritto costituzionale transitorio ed un radicato atteggiamento d’inerzia ed approssimazione da parte del legislatore costituzionale. L’indagine conduce poi al contributo offerto dalla giurisprudenza costituzionale come fonte autentica di diritto costituzionale transitorio. Tale contributo, tra limiti e perplessità, vede difatti la Corte costituzionale esercitare una funzione di supplenza decisamente problematica, che si esprime con particolare intensità in relazione alla operatività della “clausola di maggior favore” di cui all’articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Infine, su tali basi il volume esamina la disciplina transitoria contenuta nel disegno di legge costituzionale recante «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione», di recente approvato dal Parlamento in seconda deliberazione con la maggioranza assoluta e dunque pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016, la quale disciplina risulta confermare in proposito l’esperienza pregressa disattendendo, anche in questa occasione, l’apertura di una prospettiva di valorizzazione del diritto transitorio come strumento essenziale di politica costituzionale.
Scarlatti, P. (2016). Diritto costituzionale transitorio. Napoli : Editoriale Scientifica srl.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/336938
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact