Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità alcuni interventi strutturali di risanamento ambientale potrebbero ridurre la mortalità generale di quasi il 20%. Nel nostro Paese è dunque di vitale importanza occuparsi di questioni ambientali e sanitarie. Negli ultimi 30 anni numerose attività di formazione sul tema Salute ed Ambiente sono state organizzate da istituzioni centrali e locali, tuttavia, gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) soffrono, soprattutto in alcune Regioni, dell’assenza di un programma formativo organico e condiviso che fornisca loro i necessari strumenti conoscitivi. Conoscenze, linguaggi e pratiche comuni sono, ad oggi, carenti con conseguenze negative sull’operato dei servizi e dei medici di medicina generale. La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza formativa anche a livello universitario sia nei corsi di laurea sia nei corsi di specializzazione. La Conferenza interministeriale su Ambiente e Salute di Ostrava del 2017 ha stimolato i Governi e I Ministeri dell’Ambiente e della Salute di tutta l’Europa a una maggiore collaborazione e a lavorare insieme, specie sul tema della formazione. Anche il Piano Nazionale delle Prevenzione (2014-2018) ha previsto la tematica “Ambiente e Salute” tra le proprie attività e la collaborazione tra il SSN ed il SNPA è fondamentale per lo svolgimento di attività integrate efficienti ed efficaci. A fine 2017 il Ministero della Salute ha organizzato e istituito una “task-force Ambiente e Salute”, composta da rappresentanti dei due Ministeri interessati, esperti dei temi provenienti da tutte le regioni italiane e dalle diverse istituzioni nazionali e regionali interessate, allo scopo di rilevare le maggiori criticità nei settori rilevanti quali il settore pubblico (SSN e SNPA), i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di libera scelta (PLS), nella formazione universitaria durante il corso di laurea e nella specializzazione post laurea e formulare proposte operative nei vari settori. Viene altresì formulata una proposta di Curriculum Formativo Unico Ambiente e Salute che può essere tuttavia modulato per destinatari diversi quali operatori del sistema pubblico (SSN, SNPA), MMG e PLS, Scuole di Specializzazione (specie Igiene, ma anche Medicina del Lavoro, Tossicologia, Cardiologia, Pneumologia), corsi universitari in Medicina, Biologia e altri eventualmente da identificare. Non si può ignorare che sul tema Ambiente e Salute si registrino numerosi aspetti critici nell’attribuzione delle competenze tra strutture ARPA e SSN, una formazione generale su questi aspetti ancora insufficiente ed eterogenea, e evidenti differenze inter-regionali che rendono necessari programmi di azione e di formazione coordinati, coerenti e non settoriali.

La formazione degli operatori Sanitari sui temi ambientali

M. Ferrante
2018-01-01

Abstract

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità alcuni interventi strutturali di risanamento ambientale potrebbero ridurre la mortalità generale di quasi il 20%. Nel nostro Paese è dunque di vitale importanza occuparsi di questioni ambientali e sanitarie. Negli ultimi 30 anni numerose attività di formazione sul tema Salute ed Ambiente sono state organizzate da istituzioni centrali e locali, tuttavia, gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) soffrono, soprattutto in alcune Regioni, dell’assenza di un programma formativo organico e condiviso che fornisca loro i necessari strumenti conoscitivi. Conoscenze, linguaggi e pratiche comuni sono, ad oggi, carenti con conseguenze negative sull’operato dei servizi e dei medici di medicina generale. La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza formativa anche a livello universitario sia nei corsi di laurea sia nei corsi di specializzazione. La Conferenza interministeriale su Ambiente e Salute di Ostrava del 2017 ha stimolato i Governi e I Ministeri dell’Ambiente e della Salute di tutta l’Europa a una maggiore collaborazione e a lavorare insieme, specie sul tema della formazione. Anche il Piano Nazionale delle Prevenzione (2014-2018) ha previsto la tematica “Ambiente e Salute” tra le proprie attività e la collaborazione tra il SSN ed il SNPA è fondamentale per lo svolgimento di attività integrate efficienti ed efficaci. A fine 2017 il Ministero della Salute ha organizzato e istituito una “task-force Ambiente e Salute”, composta da rappresentanti dei due Ministeri interessati, esperti dei temi provenienti da tutte le regioni italiane e dalle diverse istituzioni nazionali e regionali interessate, allo scopo di rilevare le maggiori criticità nei settori rilevanti quali il settore pubblico (SSN e SNPA), i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di libera scelta (PLS), nella formazione universitaria durante il corso di laurea e nella specializzazione post laurea e formulare proposte operative nei vari settori. Viene altresì formulata una proposta di Curriculum Formativo Unico Ambiente e Salute che può essere tuttavia modulato per destinatari diversi quali operatori del sistema pubblico (SSN, SNPA), MMG e PLS, Scuole di Specializzazione (specie Igiene, ma anche Medicina del Lavoro, Tossicologia, Cardiologia, Pneumologia), corsi universitari in Medicina, Biologia e altri eventualmente da identificare. Non si può ignorare che sul tema Ambiente e Salute si registrino numerosi aspetti critici nell’attribuzione delle competenze tra strutture ARPA e SSN, una formazione generale su questi aspetti ancora insufficiente ed eterogenea, e evidenti differenze inter-regionali che rendono necessari programmi di azione e di formazione coordinati, coerenti e non settoriali.
2018
formazione, operatori Sanitari,i ambientali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/375352
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