La cupola è uno degli elementi architettonici che maggiormente contraddistingue un edificio religioso; a prescindere dal luogo, dall’epoca storica, dalle forme, dagli stili e dalle culture, infatti, conferisce alle costruzioni visibilità ed attrazione. In Italia non sono rari i casi in cui si è fatto ricorso alla maiolica, nel passato, per proteggere e decorare edifici di valore storico-monumentale, soprattutto edifici di culto, con applicazioni particolari poste a copertura di cupole o campanili. Le superfici decorate con piastrelle in maiolica presentano caratteri comuni, ma ognuna assume una propria specificità ed identità. Oltre alle valenze cromatiche dal rilevante impatto percettivo, le cupole policrome rivestite in maioliche sono spesso di riferimento e di orientamento nell’ambito del tessuto urbano in cui si collocano. I colori delle squame contribuiscono a creare un paesaggio di grande suggestione, la cui atmosfera è in continuo mutamento essendo variabile l’effetto della luce nelle diverse ore del giorno e delle stagioni. In Italia le ceramiche smaltate traggono origine dalla cultura islamica che giunge in Sicilia sul finire del X secolo e si diffonde poi in tutta la penisola. Nell’Italia Meridionale, la ceramica smaltata, rintracciabile prevalentemente sotto forma di squame maiolicate policrome, è stata utilizzata soprattutto per rivestire le cupole di edifici monumentali. Esse spiccano vistosamente al di sopra dei tetti dei centri storici, catturando l’attenzione, per la loro conformazione, ma anche per i loro caratteristici cromatismi che definiscono oltre all'edificio a cui appartengono l’intero contesto urbano.

THEMA, rivista dei beni ecclesiastici

Caterina Gattuso
2019-01-01

Abstract

La cupola è uno degli elementi architettonici che maggiormente contraddistingue un edificio religioso; a prescindere dal luogo, dall’epoca storica, dalle forme, dagli stili e dalle culture, infatti, conferisce alle costruzioni visibilità ed attrazione. In Italia non sono rari i casi in cui si è fatto ricorso alla maiolica, nel passato, per proteggere e decorare edifici di valore storico-monumentale, soprattutto edifici di culto, con applicazioni particolari poste a copertura di cupole o campanili. Le superfici decorate con piastrelle in maiolica presentano caratteri comuni, ma ognuna assume una propria specificità ed identità. Oltre alle valenze cromatiche dal rilevante impatto percettivo, le cupole policrome rivestite in maioliche sono spesso di riferimento e di orientamento nell’ambito del tessuto urbano in cui si collocano. I colori delle squame contribuiscono a creare un paesaggio di grande suggestione, la cui atmosfera è in continuo mutamento essendo variabile l’effetto della luce nelle diverse ore del giorno e delle stagioni. In Italia le ceramiche smaltate traggono origine dalla cultura islamica che giunge in Sicilia sul finire del X secolo e si diffonde poi in tutta la penisola. Nell’Italia Meridionale, la ceramica smaltata, rintracciabile prevalentemente sotto forma di squame maiolicate policrome, è stata utilizzata soprattutto per rivestire le cupole di edifici monumentali. Esse spiccano vistosamente al di sopra dei tetti dei centri storici, catturando l’attenzione, per la loro conformazione, ma anche per i loro caratteristici cromatismi che definiscono oltre all'edificio a cui appartengono l’intero contesto urbano.
2019
Calabria, cuopole, maioliche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/290639
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