Che al centro dell’economia vi sia il denaro sembra uno di quegli assiomi che rientrano nel novero delle ovvietà. Il perdurare della crisi finanziaria offre la testimonianza più potente del fallimento del denaro nel garantirci un’esistenza migliore e un’economia più giusta. Diventato un fine a se stesso, sciolto da ogni vincolo sociale, il denaro, oggetto oscuro e ingovernabile, meta e ossessione degli sfruttati non meno che degli sfruttatori, deve essere abolito per la liberazione della politica e per la salute sociale. Il progressivo abbandono del criterio della moneta è un destino, un fatto ineluttabile, ma la realizzazione di un’economia postmonetaria è oggi un monito da mettere in pratica tempestivamente per realizzare un’altra politica e un nuovo diritto capaci di mettere insieme efficienza economica, giustizia sociale e libertà individuale.
La morte del denaro. Una lezione di indisciplina
Pierangelo Dacrema
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2016-01-01
Abstract
Che al centro dell’economia vi sia il denaro sembra uno di quegli assiomi che rientrano nel novero delle ovvietà. Il perdurare della crisi finanziaria offre la testimonianza più potente del fallimento del denaro nel garantirci un’esistenza migliore e un’economia più giusta. Diventato un fine a se stesso, sciolto da ogni vincolo sociale, il denaro, oggetto oscuro e ingovernabile, meta e ossessione degli sfruttati non meno che degli sfruttatori, deve essere abolito per la liberazione della politica e per la salute sociale. Il progressivo abbandono del criterio della moneta è un destino, un fatto ineluttabile, ma la realizzazione di un’economia postmonetaria è oggi un monito da mettere in pratica tempestivamente per realizzare un’altra politica e un nuovo diritto capaci di mettere insieme efficienza economica, giustizia sociale e libertà individuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.