Attingendo anche all’archivio Pomilio, consultando carte e carteggi inediti, questo ampio saggio introduce a una preziosa raccolta di scritti letterari firmati da Mario Pomilio e offre una ricostruzione dettagliata del Pomilio saggista, storico e critico della letteratura. La fortunata stagione di studi pomiliani che si sta festeggiando in anni recenti vede in questa raccolta di saggi un decisivo momento di snodo. Si tratta un profilo denso e anch’esso «problematico» ancora poco noto, rispetto al quale il volume che qui si presenta si offre rivelatore, accanto alla meritoria pubblicazione dell’inedito studio su Petrarca curata nel 2016 da Cecilia Gibellini. Se ancora non abbastanza è stato detto sul Pomilio scrittore, ancor più resta da dire sul Pomilio lettore. È in fondo la prima vocazione di un autore che esordisce tardi alla narrativa (L’uccello nella cupola, 1954), con alle spalle lo studio in Normale, l’incontro con i maestri Luigi Russo, Giovanni Macchia o Guido Calogero, la lettura e il commento di Gentile e di Croce, come attestano i numerosi fogli, appunti e abbozzi di saggi che di quegli anni l’Autore custodiva.
Un apocrifo Pomilio meridionale
VILLANI, Paola
2017-01-01
Abstract
Attingendo anche all’archivio Pomilio, consultando carte e carteggi inediti, questo ampio saggio introduce a una preziosa raccolta di scritti letterari firmati da Mario Pomilio e offre una ricostruzione dettagliata del Pomilio saggista, storico e critico della letteratura. La fortunata stagione di studi pomiliani che si sta festeggiando in anni recenti vede in questa raccolta di saggi un decisivo momento di snodo. Si tratta un profilo denso e anch’esso «problematico» ancora poco noto, rispetto al quale il volume che qui si presenta si offre rivelatore, accanto alla meritoria pubblicazione dell’inedito studio su Petrarca curata nel 2016 da Cecilia Gibellini. Se ancora non abbastanza è stato detto sul Pomilio scrittore, ancor più resta da dire sul Pomilio lettore. È in fondo la prima vocazione di un autore che esordisce tardi alla narrativa (L’uccello nella cupola, 1954), con alle spalle lo studio in Normale, l’incontro con i maestri Luigi Russo, Giovanni Macchia o Guido Calogero, la lettura e il commento di Gentile e di Croce, come attestano i numerosi fogli, appunti e abbozzi di saggi che di quegli anni l’Autore custodiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.