Tomassini, Paolo
[UCL]
Il patrimonio pittorico di Ostia, si sa, è uno dei più importanti al mondo per la quantità e la varietà di attestazioni conservate, offrendo una panoramica completa della storia della pittura romana per più di sette secoli, dalla Repubblica alla tarda antichità. La seconda metà del II secolo dopo Cristo, in particolare, rappresenta per Ostia il periodo in cui la pittura è stata maggiormente influenzata dal contesto socio-economico, architettonico e urbanistico nel quale si inserice. Infatti, il periodo successivo alla “rivoluzione urbana” degli anni 120-140 è un momento particolarmente vivace nella storia della pittura ostiense.Il presente contributo tenta di mettere in relazione dei contesti apparentemente diversi tra loro, identifiando pratiche comuni dal punto di vista della tecnica esecutiva e dei processi di realizzazione della decorazione, ipotizzando in alcuni casi l'operato degli stessi pittori. Il quadro che emerge è particolarmente articolato, in cui pitture apparentemente molto diverse sono opera di un medesimo progetto decorativo e condividono lo stesso repertorio, articolato in modo più o meno complesso a seconda del contesto e della committenza.
Bibliographic reference |
Tomassini, Paolo. La pittura di epoca antonina a Ostia tra archeometria e restauro virtuale: rintracciare i pittori, capire i contesti.Ostia, Porto e oltre: sguardi incrociati. Ricerche pluridisciplinari sui porti romani (Settimo seminario ostiense) (Rome, École française de Rome, du 18/10/2021 au 19/10/2021). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité, Vol. 136-1 (2024) (2023) |
Permanent URL |
http://hdl.handle.net/2078/257129 |