RIASSUNTO Le norme tecniche e legislative che regolano le modalità di utilizzazione dei boschi cedui hanno subito, negli ultimi anni, numerose modifiche, che hanno interessato, in particolare, il campo di variazione di età del bosco in cui è ammesso il taglio di ceduazione, dimensione e contiguità delle tagliate, la matricinatura. Per quest’ultimo aspetto la discussione si è concentrata soprattutto sul numero di matricine, lasciando in secondo piano il ruolo connesso alla riproduzione gamica, funzione che in gran parte giustifica la stessa presenza delle matricine, e l’analisi del processo di rinnovazione da seme, che nei cedui appare tutt’altro che scontato. L’obiettivo di questo lavoro, svolto in un ceduo di roverella in provincia di Firenze, è l’analisi della dinamica della popolazione di semenzali nel processo di rinnovazione. Durante il lavoro, iniziato nel momento della ceduazione (1980) e continuato per oltre venti anni, è stata esaminata la variazione del numero e l'età dei semenzali e lo sviluppo della rinnovazione agamica. I principali risultati si possono così riassumere: a) nei circa venti anni trascorsi dal taglio di ceduazione non si è verificata l’affermazione di alcun semenzale; b) si è avuta un’elevata mortalità dei semenzali, il cui numero è andato progressivamente decrescendo nel corso degli anni; c) la distribuzione spaziale varia nello spazio e nel tempo, in particolare in relazione alla presenza delle matricine; d) nel corso degli anni ha luogo una forte selezione anche tra le ceppaie, alcune delle quali muoiono senza essere, tuttavia, rimpiazzate da piante da seme. Da tutto ciò sembra quindi emergere il ruolo marginale della popolazione dei semenzali, sia nella sostituzione delle ceppaie morte che, soprattutto, nel reclutamento degli “allievi” a fine turno (momento in cui si opera l’evocata selezione di piante “preferibilmente nate da seme”), tanto da mettere in discussione il termine “rinnovazione naturale” con il quale anche nei boschi cedui spesso si indica l’insieme dei semenzali presenti, ai quali viene automaticamente assegnato un ruolo che in realtà difficilmente potranno svolgere. ABSTRACT Analysis of the seed regeneration process in a Quercus pubescens Willd. coppice in the Province of Florence over twenty years after cutting. The technical standards and regulations ruling the procedures of coppicing have been changed in recent years, and they mainly focused on the minimal rotation age of the coppice woodland, on the size and contiguity of area to be coppiced, and on the standard trees. For the latter, the discussion concerned almost exclusively the number, characteristics and spatial distribution of standards whereas the traditionally reported role played by them in term of future gamic regeneration process, as well as the characteristics and dynamics of the long term process itself, is far to be studied and clarified. The objective of this work, carried out in a Quercus pubescens coppice woodland in the province of Florence, Central Italy, is to analyze the dynamics of the population of seedlings since the time of felling in1980 over the next 20 years. This work examined changes in number of seedlings, the age of seedlings, the development of agamic regeneration. Main results: a. in about 20 years since felling any of the survived seedling grew to sapling; b. the mortality rate of seedlings was initially very high, gradually decreasing over the years; c. The spatial distribution varies in space and time, and is related to the presence either absence of the standard trees; d. over the years, there was a severe selection among the coppice stumps and among the coppice shoots, some of which die, without, however, be replaced by seed-born trees . It emerged the marginal role of the populations of seedlings, both in terms of replacement of died stumps, and in recruitment of the new standards (“allievi”). This conclusion calls into question the term "natural regeneration" by which even in technical either scientific terminology about coppice woodlands often refers to a set of seedlings present, which is theoretically assigned a role that definitively they cannot really play.

Analisi del processo di rinnovazione da seme in un ceduo di roverella (Quercus pubescens Willd.) in Provincia di Firenze nei venti anni successivi al taglio / G. Giovannini. - In: FOREST@. - ISSN 1824-0119. - ELETTRONICO. - Forest@ 9:(2012), pp. 39-51. [10.3832/efor0687-009]

Analisi del processo di rinnovazione da seme in un ceduo di roverella (Quercus pubescens Willd.) in Provincia di Firenze nei venti anni successivi al taglio.

GIOVANNINI, GIANLUCA
2012

Abstract

RIASSUNTO Le norme tecniche e legislative che regolano le modalità di utilizzazione dei boschi cedui hanno subito, negli ultimi anni, numerose modifiche, che hanno interessato, in particolare, il campo di variazione di età del bosco in cui è ammesso il taglio di ceduazione, dimensione e contiguità delle tagliate, la matricinatura. Per quest’ultimo aspetto la discussione si è concentrata soprattutto sul numero di matricine, lasciando in secondo piano il ruolo connesso alla riproduzione gamica, funzione che in gran parte giustifica la stessa presenza delle matricine, e l’analisi del processo di rinnovazione da seme, che nei cedui appare tutt’altro che scontato. L’obiettivo di questo lavoro, svolto in un ceduo di roverella in provincia di Firenze, è l’analisi della dinamica della popolazione di semenzali nel processo di rinnovazione. Durante il lavoro, iniziato nel momento della ceduazione (1980) e continuato per oltre venti anni, è stata esaminata la variazione del numero e l'età dei semenzali e lo sviluppo della rinnovazione agamica. I principali risultati si possono così riassumere: a) nei circa venti anni trascorsi dal taglio di ceduazione non si è verificata l’affermazione di alcun semenzale; b) si è avuta un’elevata mortalità dei semenzali, il cui numero è andato progressivamente decrescendo nel corso degli anni; c) la distribuzione spaziale varia nello spazio e nel tempo, in particolare in relazione alla presenza delle matricine; d) nel corso degli anni ha luogo una forte selezione anche tra le ceppaie, alcune delle quali muoiono senza essere, tuttavia, rimpiazzate da piante da seme. Da tutto ciò sembra quindi emergere il ruolo marginale della popolazione dei semenzali, sia nella sostituzione delle ceppaie morte che, soprattutto, nel reclutamento degli “allievi” a fine turno (momento in cui si opera l’evocata selezione di piante “preferibilmente nate da seme”), tanto da mettere in discussione il termine “rinnovazione naturale” con il quale anche nei boschi cedui spesso si indica l’insieme dei semenzali presenti, ai quali viene automaticamente assegnato un ruolo che in realtà difficilmente potranno svolgere. ABSTRACT Analysis of the seed regeneration process in a Quercus pubescens Willd. coppice in the Province of Florence over twenty years after cutting. The technical standards and regulations ruling the procedures of coppicing have been changed in recent years, and they mainly focused on the minimal rotation age of the coppice woodland, on the size and contiguity of area to be coppiced, and on the standard trees. For the latter, the discussion concerned almost exclusively the number, characteristics and spatial distribution of standards whereas the traditionally reported role played by them in term of future gamic regeneration process, as well as the characteristics and dynamics of the long term process itself, is far to be studied and clarified. The objective of this work, carried out in a Quercus pubescens coppice woodland in the province of Florence, Central Italy, is to analyze the dynamics of the population of seedlings since the time of felling in1980 over the next 20 years. This work examined changes in number of seedlings, the age of seedlings, the development of agamic regeneration. Main results: a. in about 20 years since felling any of the survived seedling grew to sapling; b. the mortality rate of seedlings was initially very high, gradually decreasing over the years; c. The spatial distribution varies in space and time, and is related to the presence either absence of the standard trees; d. over the years, there was a severe selection among the coppice stumps and among the coppice shoots, some of which die, without, however, be replaced by seed-born trees . It emerged the marginal role of the populations of seedlings, both in terms of replacement of died stumps, and in recruitment of the new standards (“allievi”). This conclusion calls into question the term "natural regeneration" by which even in technical either scientific terminology about coppice woodlands often refers to a set of seedlings present, which is theoretically assigned a role that definitively they cannot really play.
2012
Forest@ 9
39
51
G. Giovannini
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