In questo saggio monografico, l’attenzione è rivolta ai contenuti della partecipazione e alle potenzialità attuative di questa nel contesto del nostro ordinamento tenuto conto delle implicazioni internazionali ed europee. L’analisi si sviluppa in quattro parti: inizialmente, vengono ricostruiti i motivi che hanno originato la ricerca di mezzi tesi a sviluppare i contenuti democratici dei sistemi contemporanei e, quindi, le ragioni che hanno generato nuovo interesse intorno agli strumenti della democrazia deliberativa e partecipativa. Questa è l’occasione per riflettere sui contenuti, sui limiti e sulle cause della crisi degli istituti della rappresentanza e per comprendere il tipo di rapporto che può sussistere fra gli istituti tipici della democrazia rappresentativa e quelli della partecipazione. La verifica delle potenzialità degli strumenti di partecipazione viene compiuta partendo dalla ricostruzione del fondamento giuridico di questa, alla luce delle previsioni contenute nella nostra Costituzione e di quanto stabilito a livello internazionale ed europeo, per poi passare ad esaminare alcune pratiche di partecipazione nel contesto europeo e in Italia. Questa analisi empirica consente di individuare gli effetti positivi indotti dalle procedure partecipative e gli aspetti negativi che devono essere evitati o superati: ma soprattutto è il modo attraverso il quale valutare lo scarto esistente fra le potenzialità degli istituti della partecipazione, alla luce delle previsioni costituzionali, internazionali ed europee, e le pratiche che si sono sviluppate. Su queste basi, da ultimo, viene ricostruita la natura del diritto di partecipazione nella prospettiva di una definizione della struttura dello stesso, finalizzata a comprendere i margini di intervento del legislatore in sede di attuazione e del possibile controllo da parte della Corte costituzionale e a individuare gli ambiti nei quali la partecipazione è in grado di offrire un apporto significativo nella definizione delle linee politiche da seguire.
IL DIRITTO DI PARTECIPAZIONE. Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza - Università di Firenze: 111 / M. Picchi. - STAMPA. - (2012), pp. I/XVI-228.
IL DIRITTO DI PARTECIPAZIONE. Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza - Università di Firenze: 111
PICCHI, MARTA
2012
Abstract
In questo saggio monografico, l’attenzione è rivolta ai contenuti della partecipazione e alle potenzialità attuative di questa nel contesto del nostro ordinamento tenuto conto delle implicazioni internazionali ed europee. L’analisi si sviluppa in quattro parti: inizialmente, vengono ricostruiti i motivi che hanno originato la ricerca di mezzi tesi a sviluppare i contenuti democratici dei sistemi contemporanei e, quindi, le ragioni che hanno generato nuovo interesse intorno agli strumenti della democrazia deliberativa e partecipativa. Questa è l’occasione per riflettere sui contenuti, sui limiti e sulle cause della crisi degli istituti della rappresentanza e per comprendere il tipo di rapporto che può sussistere fra gli istituti tipici della democrazia rappresentativa e quelli della partecipazione. La verifica delle potenzialità degli strumenti di partecipazione viene compiuta partendo dalla ricostruzione del fondamento giuridico di questa, alla luce delle previsioni contenute nella nostra Costituzione e di quanto stabilito a livello internazionale ed europeo, per poi passare ad esaminare alcune pratiche di partecipazione nel contesto europeo e in Italia. Questa analisi empirica consente di individuare gli effetti positivi indotti dalle procedure partecipative e gli aspetti negativi che devono essere evitati o superati: ma soprattutto è il modo attraverso il quale valutare lo scarto esistente fra le potenzialità degli istituti della partecipazione, alla luce delle previsioni costituzionali, internazionali ed europee, e le pratiche che si sono sviluppate. Su queste basi, da ultimo, viene ricostruita la natura del diritto di partecipazione nella prospettiva di una definizione della struttura dello stesso, finalizzata a comprendere i margini di intervento del legislatore in sede di attuazione e del possibile controllo da parte della Corte costituzionale e a individuare gli ambiti nei quali la partecipazione è in grado di offrire un apporto significativo nella definizione delle linee politiche da seguire.File | Dimensione | Formato | |
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