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Magnano San Lio, Eugenia. "Innovative Nutritional Aspects of locally produced Italian cheeses", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXII ciclo, a.a. 2008/09, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/779].

Titolo: Innovative Nutritional Aspects of locally produced Italian cheeses
Autore/i: MAGNANO SAN LIO, EUGENIA
Coordinatore: PIVA, GIANFRANCO
Lingua: ENG
Abstract in italiano della tesi: Il formaggio sta dimostrando possedere, oltre alle caratteristiche nutrizionali classiche, degli aspetti nutrizionali innovati derivanti dalle proprietà di peptidi bioattivi contenuti nella frazione proteica caseinica del formaggio e rilasciati in seguito a proteolisi, ed ancora dalle proprietà di acidi grassi insaturi, quale l’acido linoleico coniugato. L’obiettivo di tale studio di dottorato è stato indagare su questi aspetti nutrizionali innovativi in formaggi tipici italiani quali Grana Padano e TrentinGrana, che pur essendo due formaggi molto simili tra loro, differiscono per l’uso della molecola antibatterica lisozima solo per la produzione del Grana Padano. Simulazioni in vitro della digestione gastrointestinale, nei campioni dei due formaggi a diversi tempi di stagionatura, ha dimostrato che esiste una relazione positiva tra tempo di stagionatura e digeribilità del calcio nel Grana Padano ,quando vengono considerati nella correlazione i risultati dei campioni con stagionatura superiore ai 24 mesi. A tempi di stagionatura inferiori a 24 mesi, i risultati di digeribilità del calcio del Grana Padano sono dispersi come appare nei campioni di TrentinGrana analizzati. Inoltre l’analisi RP-HPLC della distribuzione molecolare degli oligopeptidi dei campioni dei due formaggi, dimostra che la frazione peptidica coinvolta nel legame del calcio e quindi nel suo assorbimento, è quella compresa tra 1000 e 1500 D, e che l’analisi Seldi ha rilevato essere quella dei peptidi attivi fosfocaseinici. Inoltre differenze tra i due formaggi con e senza lisozima, appaiono solo per campioni tra 15 e 20 mesi di stagionatura, in cui campioni di formaggio senza lisozima appaiono più idrolizzati di quelli che lo contengono. Quindi dai risultati ottenuti appare che le differenze del profilo peptidico apportate dal lisozima non modificano le proprietà dei fosfopeptidi di assorbimento del calcio, forse influenzate da altri fattori che intervengono nella produzione del formaggio. L’attività ACE-inibitoria di abbassamento della pressione arteriosa esercitata da peptidi bioattivi è stata testata nei due formaggi, dimostrando che né il tempo di stagionatura e il grado di proteolisi, né il lisozima sono correlati all’attività ACE-inibitoria. Ed infine per l’importante ruolo che ha il minerale calcio nella dieta, indici di digeribilità del minerale in diversi alimenti sono stati considerati, in modo da poter formulare in maniera corretta diete alimentari coprendo il fabbisogno giornaliero con l’adeguato apporto energetico. I formaggi hanno dimostrato possedere indici di digeribilità del calcio superiori ad altri alimenti vegetali o a base di soia. In particolare il valore di digeribilità del Calcio del Grana Padano calcolato in vitro ha confermato il valore ottenuto in vivo , pari a 80%.
Abstract in inglese: This study aimed to investigate about the not common known nutritional aspects of cheeses, which derive from their chemical components. In fact, in addition to the supply of macronutrient, cheeses are gaining interest as a source of bioactive peptides, of conjugated linoleic acid or for the new insight in the metabolic role of calcium. In vitro simulation of human gastrointestinal digestion revealed that cheeses have an higher digestibility of calcium than other foods, because of their casein-derived bioactive phosphopetides (CPPs) content has the ability to carry calcium minerals and avoid calcium precipitation, making it available for intestinal absorption. The in vitro calcium digestibility was calculated for different foods- cheeses, soya based foods and vegetables- to correct cover calcium requirements with an equilibrate energy intake. Calcium digestibility was also assessed in different ripened time Italian locally produced, semi fat, hard cheeses, Grana Padano and TrentinGrana. The main difference between them is the use or not of lysozyme during manufacturing. In Grana Padano samples, produced using lysozyme, there is a positive relationship between aging and dCa (r2 = 0.27; P<0.05) when sample > 24 months aged are considered (Grana Padano dCa results of samples less 24 months aged are quite widespread) , while in TrentinGrana, produced without the use of lysozyme, no significant correlation has been detected. RP-HPLC distribution analysis of oligopeptides molecular weight of these cheese showed that the only difference between them is that cheeses without lyzozyme, aged between 15 and 20 months, are more hydrolyzed than the same ripened time Grana Padano samples. Moreover the fraction of oligopeptides involved in calcium binding ranges between 1000 and 1500 D. SELDI analysis confirmed CPPs presence in this range. Therefore changes in cheese peptidic profiles probably caused by the use of lysozyme do not influence calcium digestibility because according to this study there is not a connection between change in peptidic profile and calcium digestibility results. The difference in calcium digestibility in Grana Padano samples aged over 24 month results should be probably ascribed also to the influence of other factors occurring during cheese manufacturing. Moreover, ACE-inhibitory activity of bioactive peptides was tested on in vitro digested Grana Padano and TrentinGrana samples with different ripening times. Correlation was not found between ACE-inhibitory activity and proteolysis level in different ripened time samples nor the lysozyme influence in releasing ACE-inhibitory bioactive peptides.
Data di discussione: 22-apr-2010
URI: http://hdl.handle.net/10280/779
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