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SAN CESARIO SUL PANARO

SAN BRANCATO DI TORTORA v. TORTORA

SAN CASSIANO v. TODI

SAN CATALDO (1) v. PARTINICO

SAN CATALDO (2) v. TERRASINI

SAN CERBONE v. POPULONIA

SAN CESARIO SUL PANARO

Comune di San Cesario sul Panaro, provincia di Modena, Soprinten¬ denza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, Bologna. IGM 1:25.000, E 87 IV SO.

A. Fonti letterarie, epigrafiche e numismatiche

Mancano fonti riferibili al sito.

B. Storia della ricerca archeologica

Nel 1831 vi fu rinvenuto (podere S. Anna) un ripostiglio monetale, di cui diedero notizia il Cavedoni e successivamente il Crespellani (C 1834; C 1877); formato da ca. 4000 pezzi, comprendeva monete romane repubblicane (un semiasse; un vittoriato) ed un bronzo di Rimini associate ad imitazioni di monete di Marsiglia prodotte nella pianura Padana da gruppi lateniani stan¬ ziati a N del Po e a 4 oboli à la croix. È datato tra la fine del III e la prima metà del II sec. a.C. (Crawford C 1985; C 1987; Gulinelli C 1986) o a partire dal IV sec. a.C. (Pautasso C 1984; Morandi C 1984).

Nel 1876, nello stesso podere S. Anna, a ca. 200 m dal luogo in cui era stato recuperato il ripostiglio monetale, a S della via Emilia, in proprietà Stan-zani, Fattività erosiva del Panaro mise in luce un esteso deposito di anfore vinarie romane, frammentarie e in massima parte bollate; secondo il Crespel¬ lani (C 1877) si trattava di uno scarico.

Intorno al 1931, all'estremità S del Comune di S.C. sul P. (long. 1°24'25"; lat. 44°31'57"), nel corso di lavori per la escavazione di un banco di argilla vennero scoperte alcune tombe etnische di una certa ricchezza, databili al VI e V sec. a.C. (Malavolti C 1942). Il Malavolti recuperò alcuni elementi dei corredi: una piccola kelebe a figure rosse, attica, frammentaria, del V see. a.C. (in A, le zampe posteriori di un cavallo e una ruota a sei raggi; in B, la parte inferiore di due personaggi ammantati, uno dei quali con bastone); un fram¬ mento della parete di un cratere a campana o a calice a figure rosse, decorato con un personaggio volto a d., databile al V see. a.C.; un'anfora a decorazione geometrica e motivi figurati, di produzione locale; una oinochoe in bucchero di fabbrica locale; un colatoio e due simpula in bronzo con manici desinenti in testa d'anitra, della metà del V see. a.C. (Malavolti C 1942).

A partire dal 1977, l'attività erosiva del Panaro sui sedimenti di un conoide alluvionale di età pleistocenica ha messo in evidenza, in una zona

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