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1 Il progetto, naturalmente, non è di per sé originale. Sono innumerevoli gli incontri, i volumi miscellanei, le monografie e i singoli contributi apparsi negli ultimi venti anni sulle singole città e su specifiche aree regionali o provinciali dell’Italia tardoantica. Tuttavia i convegni sulle città tardoromane in Italia difficilmente esaminano simultaneamente realtà urbane dell’intera diocesi Italiciana. Basti pensare, fra gli altri, ai convegni su Die Stadt in Oberitalien und in den nordwestlichen Provinzen des Römischen Reiches (Deutsch-Italienisches Kolloquium im italienischen Kulturinstitut Köln), Magonza, 1991, o su Milano capitale dell’Impero Romano (Felix temporis reparatio. Atti del Convegno archeologico internazionale, Milano, 8-11 Marzo 1990), Milano, 1992, con analisi di alcune realtà urbane dell’Italia settentrionale ; su L’Italia meridionale in età tardo antica (Atti del XXXVIII Convegno di studi sulla Magna Grecia, Taranto, 2-6 ottobre 1998), Napoli, 2000, o su L’Adriatico dalla tarda antichità all’età carolingia (Atti del convegno di studio, Brescia, 11-13 ottobre 2001), Firenze, 2005. Geograficamente più ampia la prospettiva nel recentissimo incontro di Ravenna su Le città italiane tra la tarda antichità e l’alto medioevo (Ravenna, 26-28 febbraio 2004, in stampa a cura di A. Augenti), su cui vd. oltre n. 4.

2 L’interesse per la città tardoantica è testimoniato, fra l’altro, dalla sensibile crescita dei convegni internazionali dedicati a questo tema, fra cui segnaliamo The City in Late Antiquity (Leicester and Nottingham, April 1988), Londra-New York, 1992 ; La fin de la cité antique et le début de la cité médiévale, de la fin du IIIe siècle à l’avènement de Charlemagne (Actes du colloque tenu à l’Université de Paris XNanterre, 1-3 avril 1993), Bari, 1996 ; Towns in Transition. Urban Evolution in Late Antiquity and the Early Middle Ages (St. Cross College, Oxford, 1992-1993), Aldershot, 1996 ; gli atti degli incontri dell’European Sciences Foundation ‘ Transformation of the Ancient World’, confluiti nei due volumi The Idea and Ideal of the Town between Late Antiquity and the Early Middle Ages, e Towns and their Territories between Late Antiquity and the Early Middle Ages,

Leida, risp. 1999 e 2000, nel cui ambito è nato anche il volume sulle capitali d’età romano-barbarica Sedes regiae (ann. 400-800), Barcellona, 2000. Particolarmente attenti ai fenomeni urbanistici Recent Research in late-antique Urbanism (Nottingham, Birmingham, Oxford, 1997-1999),

Portsmouth (R. I.), 2001 ; Urban Centers and Rural Contexts in Late Antiquity (Emory University, Atlanta, March 1999),

East Lansing, 2001. Un ampio confronto sull’impronta cristiana nella trasformazione del tessuto urbano in Die spätantike Stadt und ihre Christianisierung (Symposion vom 14. bis 16. Februar 2000 in Halle / Saale), Wiesbaden, 2003, e sugli equilibri politico-sociali nel recente incontro di

INTRODUZIONE

Lo studio delle trasformazioni dell’universo urbano tardoantico è senza dubbio uno dei temi di ricerca maggiormente sviluppati dalla storiografia contemporanea. Il volume, che raccoglie i contributi presentati e discussi nel corso del convegno tenutosi presso l’École Française de Rome nei giorni 11-13 marzo 2004, vuole proporre un percorso di analisi di molteplici aspetti del fenomeno cittadino nell’Italia tardoromana, un percorso che si snodi attraverso una pluralità di punti di osservazione. Se diseguale è la documentazione, e inevitabilmente soggettiva la prospettiva di ciascun autore, la rilettura del nostro oggetto storiografico è stata corale, anche se non esauriente1. L’idea che ci ha spinto, quasi tre anni fa, a immaginare un incontro di studio sul mondo delle città italiche del tardo impero è nata non solo dal rilievo assunto negli studi dall’indagine sul fenomeno cittadino, in tutte le sue manifestazioni, ma anche dall’importanza del fenomeno stesso nel dibattito sulla problematica, più ampia, dell’idea di tarda antichità2. Dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso, soprattutto grazie ai lavori di Claude Lepel

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