Franz Boas (1858-1942), destinato a diventare il padre dell'antropologia culturale americana, è anche considerato uno dei pionieri nell'ambito degli studi etnomusicologici. Si dal primo fieldwork all'Isola di Baffin (1883-1884), si convinse che le popolazioni locali – «far from being uncivilized» – fossero portatrici di conoscenze complesse, stratificatesi storicamente e rintracciabili nel ricco repertorio della loro tradizione orale canora e letteraria: solo la prolungata osservazione, l'ascolto e la metodica trascrizione dei dati raccolti con l'aiuto di mediatori locali avrebbe permesso di approcciare scientificamente un patrimonio culturale non ancora adeguatamente trattato dai ricercatori e dagli accademici europei. L'ascolto nel 1886 di un gruppo di cantanti Indiani Bella-Coola della Northwest Coast e il lavoro alle collezioni del Museo etnografico di Berlino avrebbero definitivamente indirizzato gli interessi scientifici del giovane Boas verso lo studio della storia di culture non europee, portandolo oltreoceano per il resto della sua vita. L'articolo pubblicato su Gestalt Theory traccia un percorso che parte dalle prime ricerche sul campo condotte da Boas fra gli Indiani Kwakiutl nella British Columbia.
Dalle musiche dei Nativi Americani alla danza nella New York degli anni Trenta: note sull'antropologia del suono in Franz e Franziska Boas
Irene CandelieriWriting – Original Draft Preparation
2021-01-01
Abstract
Franz Boas (1858-1942), destinato a diventare il padre dell'antropologia culturale americana, è anche considerato uno dei pionieri nell'ambito degli studi etnomusicologici. Si dal primo fieldwork all'Isola di Baffin (1883-1884), si convinse che le popolazioni locali – «far from being uncivilized» – fossero portatrici di conoscenze complesse, stratificatesi storicamente e rintracciabili nel ricco repertorio della loro tradizione orale canora e letteraria: solo la prolungata osservazione, l'ascolto e la metodica trascrizione dei dati raccolti con l'aiuto di mediatori locali avrebbe permesso di approcciare scientificamente un patrimonio culturale non ancora adeguatamente trattato dai ricercatori e dagli accademici europei. L'ascolto nel 1886 di un gruppo di cantanti Indiani Bella-Coola della Northwest Coast e il lavoro alle collezioni del Museo etnografico di Berlino avrebbero definitivamente indirizzato gli interessi scientifici del giovane Boas verso lo studio della storia di culture non europee, portandolo oltreoceano per il resto della sua vita. L'articolo pubblicato su Gestalt Theory traccia un percorso che parte dalle prime ricerche sul campo condotte da Boas fra gli Indiani Kwakiutl nella British Columbia.File | Dimensione | Formato | |
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Dalle musiche dei Nativi Americani alla danza nella New York degli anni Trenta_Candelieri.pdf
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