Concilio di Nicea: la fine della controversia sulla data della Pasqua?
Keywords: 
Concilio di Nicea
Data della Pasqua
Calendario liturgico-Constantino
Cristianesimo antico
Storia della Chiesa antica
Feste cristiane
Eusebio di Cesarea
Issue Date: 
2023
Publisher: 
Servicio de Publicaciones de la Universidad de Navarra
ISSN: 
1133-0104
Citation: 
Di-Berardino, A. (Angelo). "Concilio di Nicea: la fine della controversia sulla data della Pasqua?". Anuario de Historia de la Iglesia. 32, 2023, 215 - 246
Abstract
The day of the celebration of Easter had been a hotly debated topic among the churches since the second century. During the third century, computational systems arise to determine the day of celebration for the future and to break away from the variety of Jewish calculations. Emperor Constantine, deeply desirous of a single unanimous church, also for political reasons, is convinced that correct worship also favors the Empire. He convenes the Council of Nicaea (325) to resolve the dispute between Alexander of Alexandria and Arius, but also on the celebration of Easter on a single date among all Christians. Constantine transforms an internal question of the churches into a problem of religious and social policy of primary importance. During the fourth and fifth centuries, a convergence on a single date is slowly established: the Sunday following the full moon after the vernal equinox. However, difficulties remain depending on the calculation system and on the different day of the equinox.
Il giorno della celebrazione della Pasqua, a partire dal secondo secolo, era stato un argomento molto dibattuto tra le chiese. Nel corso del terzo secolo sorgono sistemi computistici per determinare per il futuro il giorno di celebrazione e distaccarsi dalla varietà dei calcoli ebraici. L’imperatore Costantino, profondamente desideroso di una sola chiesa unanime, anche per ragioni politiche, è convinto che il corretto culto favorisce anche l’Impero. Convoca il concilio di Nicea (325) per risolvere la disputa tra Alessandro di Alessandria e Ario, ma anche sulla celebrazione della Pasqua in una unica data tra tutti i cristiani. Costantino trasforma una questione interna alle chiese in un problema di politica religiosa e sociale di primaria importanza. Nel corso del quarto e quinto secolo lentamente si stabilisce una convergenza su una data unica: la domenica successiva alla luna piena dopo l’equinozio di primavera. Tuttavia, restano difficoltà dipendenti dal sistema di computo e dal giorno di equinozio.

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